Tè freddo...

Tè freddo...

E alla fine maggio è arrivato, un mese che per legge inizia bene: primo maggio... festa!


Ed è una festa che prosegue, dentro di noi, spartiacque fra l´inverno e l´estate, la luce del giorno si è impadronita della sera ed il caldo ha appena spedito un avviso di cassa integrazione al nostro guardaroba invernale.


Inevitabilmente le bevande calde inizieranno a diminuire la loro presenza sulle nostre tavole, il tè delle cinque passerà le consegne al bicchierone fresco e dissetante di...qualcosa.
Il mercato ci mette a disposizione un´infinita di bottiglie colorate, rigonfie di bollicine, ripiene di vitamine, elisir di giovinezza... ah la tecnologia... siamo arrivati anche ad avere l´acqua cannibale, quella che elimina se stessa!
Eppure non serve andare molto lontano per scoprire che esistono altri modi, altri liquidi per dissetarci.
Fluidi naturali che ci possono aiutare a reintegrare parte di ciò che perdiamo con il sudore e con il caldo.

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Badate bene non sono un fanatico del "solo naturale", ogni tanto un bel bicchiere di plastica liquida aromatizzata alla cola o all´arancia mi fa più che piacere ma mi diverte molto vedere come negli ultimi anni hanno preso piede le bibite addizionate con la vitamina C, quelle con i sali minerali, quelle stimolanti che le bevi e voli (risolti tutti i problemi di traffico!).

Ci si dimentica che esistono, oserei dire da sempre, bevande che sono assieme integratori di sali minerali, di vitamine, favoriscono la diuresi ed in più hanno un potere stimolante e non eccitante, se poi volete metterci dentro anche tutte le proprietà benefiche che la scienza gli sta scoprendo... sono i tè!
Foglioline come panacea di tutti i mali? Assolutamente no! Fanno bene e basta, come fa bene la spremuta di arance tutti i giorni o un bicchiere di vino rosso a pasto o prendere il sole la mattina presto; sono solo un aiuto a star bene, con il plusvalore di essere buone... e divertenti.
Qui usciamo un poco fuori dai canoni del perfetto e "fissato" amante del tè, il tè freddo perde una buona parte del suo fascino perché ne viene estirpato il rito (dell´importanza di quest´ultimoho scritto un post), in più, oltre a subire un effetto di ossidazione perde molti profumi.
Ho fatto una piccola ricerca su vari libri e riviste e mi son sorpreso nel trovare chi consiglia l´acqua fredda, chi quella calda e poi ghiaccio, chi invece acqua calda e pazienza, chi dice di aggiungere il limone, chi dice che questo è un crimine... l´unica cosa che rimane quando una simile ricchezza di informazioni ci sommerge è... diventare sordi ed utilizzare il buonsenso.

Ecco i metodi più usati:

  • infusione a freddo: mettete in frigo una caraffa con un litro di acqua minerale liscia e 3 cucchiaini di tè, lasciate un'ora e poi filtrate - adatto a tè delicati come il gelsomino.
  • infusione a caldo (classica): preparate 1 litro di tè concentrato ( 10/12g in infusione max 3 min.) filtrate molto bene , versate in una caraffa e fate raffreddare in frigoadatto ai tè più robusti
  • La mia preferita è, invece, questa: prepararo un tè concentrato e lo raffreddo utilizzando acqua gelata o ghiaccio, comodo e veloce, volendo si può fare un solo bicchiere; vi spiego il metodo:
    preparate 1/2litro di tè concentrato ( 15g in infusione max 2 min.) filtrate molto bene ed allungate con 1/2lt di acqua ghiacciata- adatto a tutti i tè


Comunque lo fate l'importante e non far uscire l'amaro, se lo tenete in infusione troppo a lungo...provate una volta e vedrete che il tè che ne uscirà sarà estremamente "duro", i tannini andranno a coprire le sfumature aromatiche con un sapore decisamente tendente all´amaro, aggiungete anche il limone e avremo un perfetto cocktail di tannini e acidità in eccesso, il terrore del sommelier.

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Altro problema è la torbidità dovuto in buona parte al calcare dell´acqua, cercate di usare quella minerale, evitate un ebollizione violenta e scaldatela a fuoco basso; qualche noia la può creare anche lo zucchero, provate ad utilizzare lo sciroppo ma attenzione, lo zucchero aumenta la sete e diminuisce il tempo di conservazione (comunque vi consiglio di non farlo durare più di uno, massimo due giorni, poi annaffiateci le piante!).

Per il colore non esistono rimedi! Se usate le foglie di tè, inevitabilmente la tavolozza del pittore virerà verso il seppia delle fotografie dei nostri nonni; discorso diverso se usate infusi a base karkadè e rosa canina, in questo caso aspettatevi un tramonto rosso nel bicchiere, sali minerali in abbondanza e vitamina C termoresistente da far morire di paura tutta la famiglia dei radicali liberi, il rooibos rsterà arancione un pò più a lungo del tè.
Un ultimo consiglio: fantasia!
L´estate è divertente, lo dimostrano i colori improbabili dei vestiti nelle vetrine, osiamo quindi con il gusto provando il jasmine e lavanda, i tè all´ananas, alla mela, alla mora, ai frutti tropicali, gli infusi al cocco o all´amarena..magari con un goccio di rhum, due cubetti di ghiaccio e una fogliolina di menta!
Ricordate anche che potete metterci anche dei pezzetti di frutta fresca nella caraffa, doneranno look e sapore!
Con un limone e zenzero provate a metterci qualche fettina di cetriolo e una scorza di limone biologico, merita veramente!

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